Virtuoso dalla spiccata sensibilità, il musicista pugliese, sarà ospite martedì 19 luglio alle ore 20.00 per il secondo appuntamento del Vineyard Music Festival di Pedara, organizzato dalla Nova Academia Musica Aetnensis. Nasuto, che sostituirà il già annunciato pianista Daniel Hyunwoo Evan, ha scelto un programma articolato che spazierà da Haydn a Musorgskij passando per il contemporaneo Liebermann.
Lasciarsi contaminare dall’arte, dalla poesia e dalla musica. È questa la missione che Angelo Nasuto, ospite martedì 19 luglio alle ore 20.00 al Vineyard Music Festival di Pedara, ha deciso di portare avanti scegliendo un programma in cui s’indagano i diversi codici linguistici. Allievo di Aldo Ciccolini, Antonio Pompa-Baldi e Ronan O’Hora, solo per citare alcuni dei maestri che hanno influenzato il suo percorso di formazione, il musicista pugliese sostituirà il già annunciato collega Daniel Hyunwoo Evans, costretto a rinunciare all’evento a causa di un’improvvisa indisposizione.
Vincitore di innumerevoli concorsi internazionali, Nasuto che si è spesso esibito come solista oltre che in formazione – diretto fra gli altri da Ovidiu Balan, Pablo Varela, Raffaele Napoli, Piotr Lachert e Amaury Du Closel – aprirà la serata organizzata dalla Nova Academia Musica Aetnensis insieme all’azienda vitivinicola Mondifeso (via Tarderia, 121 a Pedara) con la Sonata Hob XVI:52 in Mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn. Scritta nel 1794 durante il secondo soggiorno londinese del musicista, la Sonata in tre movimenti: Allegro, Adagio e Finale. Presto, porta la dedica alla pianista Therese Jansen Bartolozzi. «Questo è un viaggio iconico – spiega Nasuto – che parte dal Classicismo, con l’ultima delle cinquantadue Sonate del compositore austriaco, fa un balzo in avanti con la suite Gargoyles op. 29 del contemporaneo Lowell Liebermann per arrivare alla fine ai Quadri di una Esposizione di Modest Musorgskij».
Autore di musiche da camera, noto soprattutto oltreoceano, lo statunitense Liebermann caratterizza la sua arte per uno stile lineare che attinge a elementi distintivi e armonici del nostro tempo, pur mantenendo un legame con il passato. «Ascoltando la sua musica – ribadisce il pianista – sembra infatti di sentire il filone compositivo di Šostakóvič, Poulenc, Prokofiev, naturalmente modernizzato. La suite ispirata alle figure mitologiche dei gargoyles, che si possono ammirare sulle facciate delle cattedrali gotiche, è composta da quattro brani contrastanti fra loro, nei quali si esprimono i diversi stati d’animo nel momento in cui ci si trova di fronte alle mostruose fattezze delle gargolle».
I Quadri di un’esposizione, che andranno a chiudere l’evento, sono invece una serie di quattordici brani, ispirati alla mostra di acquarelli e disegni del pittore Victor Hartmann. Nel 1874 Musorgskij compose, per l’appunto, quest’opera per pianoforte allo scopo di ricordare l’amico prematuramente scomparso l’anno prima. Ognuno dei motivi porta il titolo originale della tela che racconta, preceduto da un’introduzione, la Promenade, che ritroviamo spesso fra un episodio e l’altro con variazioni di tonalità e mutamenti di colore armonico. «Questa passeggiata all’interno del museo – osserva – è un vero e proprio percorso emotivo che risente delle vibrazioni e dei sentimenti che ogni quadro suscita nel visitatore ma è anche un modo per concretizzare l’esecuzione dell’opera. A differenza dell’arte pittorica, l’unico modo per far vivere veramente la musica è suonandola. Il suono è sostanzialmente immateriale, per questo l’esecuzione richiede sempre grande responsabilità, dal momento che mette in correlazione il pensiero del compositore, l’interpretazione del pianista e la fruizione del pubblico. Solo se questi tre elementi sono in equilibrio si riesce a varcare la profondità dell’animo umano».
Per info e prenotazioni: 349 1046397 – namaect@gmail.com
Biglietto: intero euro 15,00, ridotto under 30 e over 65 euro 12,00.