ZAFFERANA ETNEA – Si lavora con grande impegno da parte di tutti componenti del comitato organizzatore, alla decima edizione del Premio Giuseppe Sciuti che sarà assegnato sabato 16 novembre alle 18, come da tradizione nella Sala consiliare del Comune di Zafferana Etnea.
Tre i premi da assegnare dopo una attenta valutazione da parte del comitato presieduto da Graziella Torrisi che è già da mesi impegnato nella scelta degli artisti di maggior valore: il premio a un pittore o scultore “di chiara fama” internazionale, il premio alla carriera e il premio alla creatività giovanile consistente in borse di studio. Un altro premio è stato istituito dal maestro Corrado Iozia. Direttore artistico della manifestazione è il prof. Paolo Giansiracusa.
Lo scorso anno, il Premio “menzione d’onore” è stato conferito al maestro Giuseppe Vassallo, per il suo impegno e impatto nell’arte.
La giuria è formata da Carmelo Iozia, Carmine Susinni, Antonello Piraneo, Egidio Incorpora, Rocco Froiio e Lucia Scuderi. Il comitato organizzatore è presieduto da Graziella Torrisi e ne fanno parte Anna Fichera, Giuseppe Cristaudo, Alfio Tropea e Roberta Ferlito. L’attesa per la comunicazione ufficiale dei vincitori cresce di giorno in giorno.
Il premio internazionale Giuseppe Sciuti, giunto alla decima edizione, è sorto per ricordare l’illustre pittore di Zafferana Etna (1834 – 1911) che attraverso le sue opere pittoriche ha tanto onorato e portato alto il nome del centro etneo. Nato infatti a Zafferana, sin da ragazzo dimostra una grande attitudine per la pittura ed ha, come maestri, lo scenografo Giuseppe Distefano, con cui studia ornato e prospettiva, e Giuseppe Rapisardi. Grazie ad una borsa di studio del Comune di Catania si trasferisce a Roma ed a Firenze dove perfeziona il suo stile per poi fermarsi a Napoli, Lugano, Londra. A Catania affresca la cupola della Collegiata e ad Acireale le volte del Palazzo Calanna, della cappella del Castello dei Baroni di Floristella e della Cattedrale. Vanno pure ricordati il telone del teatro Massimo Bellini di Catania (“Il trionfo dei catanesi sui libici”) e di quello di Palermo (“Uscita di Ruggero II dal Palazzo Reale”). La sua produzione è stata vastissima e non esiste importante pinacoteca pubblica del mondo che non possegga un lavoro di Sciuti. Fu maestro di pitture scenografiche e realizzò, principalmente, opere di grandi dimensioni nelle quali la storia ed il mito della Sicilia hanno una parte preponderante.