Nella più bella domenica dall’inizio dell’anno più di cento volontari si ritrovano per liberare dai rifiuti gli spazi naturali. E i luoghi iniziano a non sporcarsi più
La carica dei cento e più. Una grande e colorata carovana di volontari ha animato ieri, primo marzo, la giornata numero due di Puliamo Zafferana, (o #puliAmozafferana, come da titolo originale) l’iniziativa ambientalista che si pone l’obiettivo, una domenica al mese, di bonificare dai rifiuti le aree naturali del centro pedemontano ricadenti nei confini del Parco dell’Etna. Oltre un centinaio di volontari di associazioni ed enti di tipo diverso (il gruppo Scout – il più numeroso – la Misericordia, la Protezione Civile, il Corpo Forestale, i Vigili Urbani, le diverse associazioni teatrali, il Corpo Bandistico, le scuole di danza, la Consulta Giovanile), singoli cittadini, ma anche gli amministratori comunali ed i consiglieri: il sindaco Alfio Russo, il suo vice Giovanni Di Prima (promotore della manifestazione), gli assessori Salvo Russo e Angela Di Bella, i consiglieri Comunali Chiara Guglielmino, Graziella Torrisi, Mario Bonaiuto, Giuseppe Privitera e Sergio Alampo.
Due le aree ripulite: Piano dell’Acqua e Via Continella. Considerevole la quantità di rifiuti – di ogni specie – che è stata rimossa, soprattutto scarico edile: mattoni, tegole, piastrelle, calcestruzzo, cornicioni. E poi cavi, elettrodomestici in grande varietà (frigoriferi, TV, scaldabagni), materiali plastici, masserizie, pneumatici. Curiosa anche la tipologia di alcuni oggetti ritrovati: in via Continella è stata riportata alla luce una moltitudine di indumenti femminili (calzini, magliette, collant). Palmares per il rifiuto più originale alla coppia di protesi di gamba con le scarpe allacciate: i volontari non hanno ben capito se si sono ritrovati dinanzi ad una installazione artistica o, piuttosto, a una dimenticanza di set cinematografico genere “Horror”. Una nota di colore su un problema che, invece, è serissimo. Il materiale raccolto, opportunamente differenziato per tipologia in sacchi di colore diverso, è stato rimosso e condotto in parte all’Isola Ecologica di Zafferana. Lo scarico edile, invece, è stato smaltito secondo le norme di legge. Per fortuna non è stato rivenuto eternit o altro materiale pericoloso.
Le operazioni si sono svolte in un anticipo di primavera, in una giornata calda e assolata, accompagnata dall’entusiasmo dei partecipanti, soprattutto giovani e giovanissimi. Ancor più entusiasmo ha suscitato l’esisto della verifica dello stato dei luoghi oggetto del precedente intervento di Puliamo Zafferana, i tornanti della provinciale 92, avvenuto a fine gennaio. A parte qualche sparuto sacchetto, infatti, i luoghi si presentavano liberi dai rifiuti. A fine giornata i volontari si sono trasferiti nell’area attrezzata “Tornante Fiorino”, per degustare il pranzo offerto dai ristoratori di Zafferana Etnea, che hanno voluto, in questo modo, contribuire alla manifestazione. Un arrivederci alla prossima giornata di #puliAmozafferana avvenuto fra canti scout e buon vino dell’Etna.
(2 marzo 2015)