Nove demolizioni per immobili abusivi ricadenti entro i confini del Parco. L’ultima è in corso a Monte Arso in zona B dell’area protetta
Ruspe in azione nella zona B del Parco dell’Etna, in contrada Monte Arso, in una porzione di territorio ricadente entro i confini del comune di Ragalna. Una costruzione abusiva su due elevazioni è stata demolita, su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, dai mezzi dell’impresa LA.RA. (sottoposta a sequestro per mafia) a 1.300 metri sul livello del mare. Ottanta metri quadrati la superficie utile degli appartamenti, spariti sotto i colpi dell’escavatore, che ha pure restituito alla natura una terrazza di 50 metri. Nei prossimi giorni il completamento che dovrà pure provvedere ad eliminare una cisterna realizzata sempre in cemento.
La costruzione risaliva al 1991 e mostrava lo scheletro in cemento armato e i mattoni rossi che chiudevano le pareti. L’interno non era ultimato. La sentenza di demolizione risale al 1996.
Con l’abbattimento dell’immobile di Ragalna, sono nove le costruzioni demolite o in via di demolizione poiché abusive entro i confini del Parco dell’Etna. Nella maggior parte dei casi sono gli stessi proprietari a provvedere all’eliminazione, in quanto, in tal modo, restano detentori dei terreni che, in caso contrario, vengono acquisite al patrimonio del comune in cui ricadono.
(10 giugno 2015)