Nel piccolo comune pedemontano i turisti pagheranno 1 euro in più a notte; seimila euro l’introito annuo per le casse comunali da destinare a turismo e cultura
Anche Sant’Alfio, da giugno in poi, introdurrà la tassa di soggiorno per i turisti che pernotteranno nelle strutture ricettive del comune pedemontano. Lo ha deliberato il consiglio comunale, che nelle scorse settimane ha approvato il regolamento sull’imposta. Nessuna stangata in arrivo. Stabilita una tariffa di 1 euro per un massimo di cinque pernottamenti consecutivi. La cifra si ridurrà del 50% nei mesi di febbraio e marzo, periodo di bassa stagione. Oltre ai residenti sono esenti dal pagamento dell’imposta, tra gli altri, i minori sotto i 10 anni e gli anziani sopra i 75, i disabili con invalidità al 100% e chi assiste i degenti ricoverati in strutture sanitarie del territorio. Saranno i gestori delle strutture, alberghi, b&b, agriturismi, case vacanza e pensioni, a trasmettere mensilmente un report sui pernottamenti e a versare ogni tre mesi le tariffe nelle casse comunali. Si rischiano fino a 250 euro per le omesse o incomplete dichiarazioni.
Il gettito della nuova tassa sarà esclusivamente destinato agli interventi in materia di turismo, dal sostegno alle strutture ricettive alla manutenzione e al recupero dei beni culturali, ma anche all’implementazione degli itinerari turistici e dei punti di accoglienza e di informazione. Sarà un’apposita Consulta, istituita dallo stesso regolamento, e composta oltreché dall’amministrazione e dai consiglieri comunali anche da un rappresentante delle strutture ricettive, a decidere a quali progetti e iniziative destinare gli introiti. Il gettito annuo per le casse comunali, secondo una prima stima basata sui dati delle precedenti stagioni turistiche, potrebbe aggirarsi sui 6mila euro.
(13 marzo 2015)