Mi danno fastidio tanto quanto la pioggia sulla neve, quelle teste col culo avvitato alla poltrona, che concordano protocolli di fruizione, ratificano procedure di messa in sicurezza della natura ed emettono ordinanze di chiusura della natura stessa. Mi fanno incazzare invece i molti chistiani che non si lamentano degli editti del re! Ma non lo capite che non ci sono gli ambientalisti e poi le altre categorie di chistiani? Lo capite che l’ambiente è la vostra culla, il vostro palcoscenico e il vostro sfondo? Chi di voi crede in un dio creatore, lo intende che il suo Dio è il primo socio fondatore degli ambientalisti universali? Chiudere un pezzo di natura è chiudere un pezzo di voi stessi, lo capite o no? Come farete a vivere bene senza poter andare sul bordo a piangere di fronte a un’eruzione vulcanica, e a sentire uno straripante senso di appartenenza al mondo? Come farete a essere uomini di questa Terra fino in fondo senza averlo mai provato? Vi amo e mi fate incazzare, voi chistiani, che non capite che non c’è altro tempo se non questo per vivere totalmente. Andateci almeno una volta sul bordo, a osservarvi da un’altra prospettiva, a vedere l’orizzonte così vicino da poterlo toccare, a sentire la sveglia di ricordi dimenticati di unità. Andateci, e poi voglio che mi diate torto. E io starò zitto per sempre.
Foto di Giuseppe Amendolia