Buone notizie per le popolazioni dei territori terremotati a causa del sisma dello scorso 26 dicembre 2018. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, ha diffuso la bozza del Decreto Legge contenente i provvedimenti per la gestione della prima fase dell’emergenza sul territorio dei Comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea interessati dal terremoto di Santo Stefano.
Il Decreto assegna al Commissario Straordinario, delegato per la Regione Sicilia, i compiti di gestione dell’emergenza ed uno stanziamento iniziale di € 300 milioni, distribuito in 3 anni (60 mln per il 2019 e 120 mln ciascuno per il 2020 e 2021) ed iscritto su un Capitolo di contabilità speciale, soggetto a rendicontazione. Con tali fondi, secondo una scala di priorità, verranno coperte le esigenze di ricostruzione per l’edilizia privata e pubblica, per le attività produttive e commerciali e per edifici di interesse storico artistico e religioso. E’ prevista la spesa per gli studi di microzonazione sismica sui territori, al fine di fornire linee guida più precise per la pianificazione urbanistica delle aree terremotate nonché procedure di controllo sull’esecuzione di contratti pubblici e privati mediante apposite strutture coordinate dal Ministero dell’Interno. Il Decreto assegna ai Comuni la possibilità di rafforzare gli Uffici Tecnici con contratti di assunzione a tempo determinato per gli anni 2019 e 2020 in deroga ai limiti di bilancio ed ai vincoli di contenimento della spesa, attingendo ai fondi stanziati di cui sopra e secondo una ripartizione che terrà conto delle rispettive esigenze, valutate dal Commissario Regionale.
Prevista, infine, la sospensione dei termini per il pagamento di tributi a carico di soggetti che hanno subito lo sgombero delle proprie abitazioni ed il rimborso ai Comuni per le minori entrate registrate, attingendo alla contabilità speciale, limitatamente ai prossimi due esercizi finanziari.
Si attende adesso la versione definitiva e la pubblicazione sulla G.U. per l’entrata in vigore.