Torna, sabato 23 dicembre alle 14.00 su Rai 1, “Linea Bianca – Storie di Montagna” e, al suo decimo anno di vita, può fregiarsi a pieno titolo dell’attributo di trasmissione “storica” del servizio pubblico
Nata come tassello del grande impegno che determina la ricchissima offerta Rai volta alla conoscenza del nostro territorio, “Linea Bianca” ha negli anni acquisito una sua precisa fisionomia, identità e soprattutto forte personalità. Dalla dimensione “contemplativa” delle prime edizioni, negli anni Linea Bianca ha ampliato il racconto ma soprattutto lo ha reso omogeneo e fluido, mescolando tanto gli elementi turistici e informativi di attualità, che gli approfondimenti che l’ambiente montano ispira come laboratorio di osservazione climatica, mutazioni della biodiversità, fotografie dal regno animale.
Su tutto, l’uomo, le comunità, le storie, le tradizioni, le vite di chi parte, di chi resta e di chi torna coraggiosamente con idee e start-up capaci di dare impulsi nuovi e inediti ad una “economia della montagna” tutt’altro che perdente e asfittica. Linea Bianca ne dà sempre più conto ed è sempre pronta a condividere l’orgoglio di protagonisti capaci di un dinamismo imprenditoriale “ad alta quota” spesso sorprendente.
Caposquadra attento e appassionato è ancora Massimiliano Ossini, che muove i fili dei vari registri narrativi in sintonia con i suoi tradizionali compagni di viaggio: Giulia Capocchi, indagatrice di luoghi e persone, e Lino Zani, compagno di avventure sportive e spesso gastronomiche, un “senatore” della montagna capace di trasmettere il suo vissuto con quell’insieme di saggezza, professionalità e ironia che hanno ormai disegnato il suo carattere di personaggio televisivo tra i più graditi.
“Linea Bianca – Storie di Montagna”, prodotto dalla Direzione Intrattenimento Day Time, ha già nel titolo la sua ambizione crossmediale: tradizioni, cultura, folklore, miti, leggende, sport, turismo, sostenibilità, scienza, alla ricerca di qualcosa di inedito.