di Luigi Lino e Nuccia Di Franco

‘A Urpi

Forse è l’animale selvatico più diffuso nell’emisfero boreale (dal polo Artico all’Africa, dal nord-America all’Eurasia): è la ‘’Urpi ‘’, la Volpe rossa (o semplicemente Volpe) Vulpes vulpes (Red Fox in Inglese), molto presente anche sull’Etna, mentre in Sardegna e in Corsica c’è la Vulpes vulpes ichnusae; la possiamo avvistare anche ad alta quota, ben disposta a mangiare qualcosa dalle mani del visitatore. La specie Vulpes vulpes è differenziata in ben 45 sottospecie, a dimostrazione dell’estrema adattabilità ai vari ambienti, anche quelli trasformati dalla presenza umana.

La Volpe – 6-7 kg di peso –  generalmente ha una pelliccia fulva o gialla o marrone, ma esistono anche esemplari albini; la gola, il ventre e la punta della folta coda sono bianche. Di solito vive in coppia insieme ai cuccioli, ma qualche esemplare vive lontano dal sua gruppo; le Volpi hanno abitudini crepuscolari o notturne e sono dotate di olfatto e udito finissimi, ma anche di un forte afrore personale, difficile da sostenere, tranne per persone che col tempo hanno imparato a sopportarlo, come è il caso della naturalista Grazia Muscianisi di Pro Natura Catania e Ragusa; in molte occasioni ha soccorso cuccioli di Volpe oppure esemplari feriti o in difficoltà, arrivando a ‘’convivere’’ con il loro odore, molto penetrante.

L’alimentazione della Volpe è a largo spettro, dai piccoli mammiferi ai rettili, ma anche dalla frutta agli insetti, fino a raggiungere il volume di 0,5 kg-1 kg al giorno.

Luigi Lino. Nato il 28 luglio 1940 a Catania dove risiede e ha sempre svolto la sua attività di naturalista. Impegnato nel mondo protezionistico a cominciare dal 1976 con il WWF Italia per passare nel 1988 in altra associazione siciliana, da dove è approdato in Pro Natura Catania e Ragusa. Ha contribuito a realizzare alcuni musei naturalistici a Caltagirone (CT) e Comiso (RG) e ha realizzato – insieme all’ornitologo Angelo Priolo – il museo civico di Scienze naturali di Randazzo (CT), di cui è il curatore. E’ tutor di numerose tesi di laurea per il progetto formativo dell’Università degli Studi di Catania. Lino ha percorso a piedi le coste italiane del mare Adriatico per documentarne la natura, come ha fatto per i corsi del Simeto, del Dittaino e dell’Alcantara e ha collaborato col Centro Studi Cetacei di Milano e col prof. Argano de ‘’La Sapienza’’ di Roma sulle tartarughe di mare. E’ stato promotore di parchi e riserve naturali in Sicilia, è accorso dopo l’esplosione di un cratere sull’Etna nel 1979 insieme al vulcanologo Romolo Romano e ha partecipato attivamente all’emergenza Etna 1983. Ha ricevuto riconoscimenti e premi da numerosi enti pubblici e associazioni.

Nuccia Di Franco. Nata il 22 luglio 1947 a Leonforte (EN), dove ha conseguito la maturità classica. Nel 1965 si è trasferita a Catania per frequentare il corso di Lingue e letterature straniere moderne della facoltà di Lettere e Filosofia. Tra il 1976-2006 ha svolto l'attività di insegnante di inglese nelle Scuole Medie Superiori di diverse località siciliane. Insieme al marito, il naturalista Luigi Lino, si è impegnata per l'istituzione di parchi e riserve naturali in Sicilia. Nel 1984 ha organizzato la mostra sull'istituendo parco naturale dell'Etna a New York nella sede dell'ICE - Istituto per il Commercio Estero. Ha pubblicato, con l'agronomo e storico Elio Miccichè, Catania allo Specchio (1992) e Palermo allo specchio (1996). Ha collaborato per oltre trent'anni al quotidiano "La Sicilia" di Catania e a numerose pubblicazioni naturalistiche regionali e nazionali. Attualmente è presente con articoli di varia umanità nel sito webwww.tanogabo.com, tra gli inviati speciali.
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