Forse è l’animale selvatico più diffuso nell’emisfero boreale (dal polo Artico all’Africa, dal nord-America all’Eurasia): è la ‘’Urpi ‘’, la Volpe rossa (o semplicemente Volpe) Vulpes vulpes (Red Fox in Inglese), molto presente anche sull’Etna, mentre in Sardegna e in Corsica c’è la Vulpes vulpes ichnusae; la possiamo avvistare anche ad alta quota, ben disposta a mangiare qualcosa dalle mani del visitatore. La specie Vulpes vulpes è differenziata in ben 45 sottospecie, a dimostrazione dell’estrema adattabilità ai vari ambienti, anche quelli trasformati dalla presenza umana.
La Volpe – 6-7 kg di peso – generalmente ha una pelliccia fulva o gialla o marrone, ma esistono anche esemplari albini; la gola, il ventre e la punta della folta coda sono bianche. Di solito vive in coppia insieme ai cuccioli, ma qualche esemplare vive lontano dal sua gruppo; le Volpi hanno abitudini crepuscolari o notturne e sono dotate di olfatto e udito finissimi, ma anche di un forte afrore personale, difficile da sostenere, tranne per persone che col tempo hanno imparato a sopportarlo, come è il caso della naturalista Grazia Muscianisi di Pro Natura Catania e Ragusa; in molte occasioni ha soccorso cuccioli di Volpe oppure esemplari feriti o in difficoltà, arrivando a ‘’convivere’’ con il loro odore, molto penetrante.
L’alimentazione della Volpe è a largo spettro, dai piccoli mammiferi ai rettili, ma anche dalla frutta agli insetti, fino a raggiungere il volume di 0,5 kg-1 kg al giorno.